Totale: 6
2 Novembre
di gino spadon
Sono veramente indignato di fronte al modo con cui la stampa e la televisione hanno dato conto del recente incontro del nostro Presidente del Consiglio con George W. Bush. Sarebbe bastato riportare onestamente il contenuto del colloquio avvenuto prima della conferenza stampa per capire quanto sia stato franco, esplicito, risoluto l?atteggiamento del nostro insonne Presidente... continua
12 Gennaio
di gino spadon
Una Costituzione fatta a pezzi. Uno Stato che s?avvia a rivestire i panni d?Arlecchino. Un?Economia non lontana dal tracollo. Una Scuola in perdizione. Una Giustizia umiliata. Una Politica estera fra operetta e dramma. Un Paese implicato in una guerra illegittima e indecorosa... continua
2 Settembre
di gino spadon
SIA LODE ETERNA A Chi cancellò balzelli più della morte iniqui. A Chi, con corna e lazzi, ci fece ancor più lieti. A Chi narrò festevole di Romolo e di Remolo. A Chi sconfisse audace il trucido Alemanno. A Chi privò l?Elvetico d?indegne rogatorie... continua
24 Marzo
di gino spadon
"Si guarda allo specchio e si rovina la giornata", così ha detto il raffinato Piazzista che ci governa parlando della signora Mercedes Bresso, governatore del Piemonte. Che un signore liftato, dalla testa tutta asfaltata in testa, dalle inverosimili orecchie-bistecca e dall'orrido sorriso rictus , osi dire "carinerie" del genere è piuttosto singolare... continua
24 Marzo
di gino spadon
La lega non è, come afferma, il nuovo che avanza. Ricordiamo infatti che governa con Berlusconi da più di 10 anni. La Lega non è un partito popolare perché da più di 10 anni è il reggicoda di uno stramiliardario che pensa solo agli affari suoi... continua
5 Aprile
di gino spadon
Lo Zaia e il Cota, idealmente coronati col celtico elmo cornuto, adusi ad abluzioni con acqua traboccante dalle padane ampolle, plaudenti a sponsali celebrati con riti ultramontani, propensi a usar cannoni e colubrine contro il povero negro o l’asiatico ramingo, pronti a innalzar forche cui appendere politici e giudici ai lor occhi ignavi, animati da sacro fuoco contro il Tettamanzi novello “imam” di Milano (Padania dixit), aspramente censori del Vaticano “insensato” (Bossi dixit) ed “egoista” poiché nega d’accogliere in casa propria lo sventurato e il derelitto (Calderoli dixit) … ebbene il Cota e lo Zaia, fatti d’improvviso odorosi di laica santità, abbracciano le ginocchia del papa santo e giurano sul Dio che “atterra e suscita”, che “affanna e che consola” che mai e poi mai, in terra padana, avrà corso l’orrida pillola che dritta viene dagli antri del demonio... continua